Ho il privilegio di svolgere le funzioni di giudice civile, addetto ad una Sezione civile del Tribunale di Milano che si occupa di diritti fondamentali della persona (in particolare diritto all’identità sessuale, diritto alla libertà di espressione, diritto alla salute, diritto alla non discriminazione, diritto all’onore ed alla reputazione, diritto al trattamento dei dati personali, ecc.).

Dal 2012, inoltre, mi occupo – come giudice applicato in secondo incarico alla c.d. Sezione Immigrazione – del diritto fondamentale alla protezione internazionale dei cittadini di paesi lontani che, per esercitare tale diritto, devono compiere un viaggio lungo, pericoloso e foriero spesso di traumi irreparabili.

Della Rete per i Diritti penso…

Credo che la partecipazione alla Rete per i Diritti sia per me una grande occasione di riflessione, di condivisione di dubbi e di conoscenze.

Mi piacerebbe portare la Rete nelle scuole, nelle case famiglia, nei centri di accoglienza, nelle scuole di italiano per gli stranieri. Mi piacerebbe che, attraverso le immagini, la musica, il teatro, lo sport si riesca a mostrare a tutti – cittadini italiani e cittadini di paesi lontani – quanto importante sia lavorare tutti insieme per prenderci cura e tutelare, ciascuno nel suo modo, i diritti che la nostra Costituzione ci ha donato.