Emanuele Mancini

Per il tramite della Rete per i Diritti e dei suoi incontri mi auguro che possa diffondersi tra la cittadinanza un senso di maggior appartenenza e solidarietà civica. Dalla Rete, invece, mi aspetto – tenuto conto delle qualità e delle professionalità che la compongono – una elevata capacità di approfondimento delle tematiche affrontate unitamente alla gratuità e al totale disinteresse personale dell’impegno offerto da chiunque vi partecipi, garantendo così davvero un ampio coinvolgimento sociale e l’affermazione di un nuovo e contemporaneo concetto di polis.

“Aria Ferma” (2021)

Per la rassegna "DIRITTI AL CINEMA", 10a edizione: "Sulla strada della felicità" - 23 marzo, ore 19.30 - Cinema San Fedele

“Petite maman” (2021)

Per la rassegna "DIRITTI AL CINEMA", 10a edizione: "Sulla strada della felicità" - 2 marzo, ore 19.30 - Cinema San Fedele

“Le invisibili” (2018)

Per la rassegna "DIRITTI AL CINEMA", 10a edizione: "Sulla strada della felicità" - 19 gennaio, ore 19.30 - Cinema San Fedele

Francesca Brocchi

Per me la Rete è un’occasione di risveglio culturale della nostra città, mettendo al centro i diritti di tutti e ciascuno, favorendo l’incontro tra persone, anche apparentemente distanti, e la nascita di nuove connessioni sociali tra individui che hanno a cuore la “polis”

Domenica al Parco Segantini

Nella mattinata di domenica 14 novembre la Rete per i Diritti ha visitato il Parco Segantini, un'area recuperata grazie alla partecipazione attiva di cittadini e cittadine

Stefano Simonetta

Ai miei occhi la Rete è occasione per costruire ponti civici, che superino e rendano sempre più superflue le barriere

Eliana Zecca

La società è una rete che per perseguire i propri obiettivi deve evitare gli “strappi”! La "Rete per i diritti", ma, in fondo, anche dei doveri, è un'opportunità di confronto tra professionisti che, con una reciproca contaminazione, desiderano allargare le proprie prospettive, creando insieme qualcosa di buono, da far, sempre più, crescere nel futuro, per rendere la nostra società un posto migliore. È proprio per questo motivo che ho deciso di offrire, con entusiasmo, il mio contributo ad un progetto tanto ambizioso, quanto grande.

Università “a distanza”: opportunità, sfida o problema?

Anche l’Università ha dovuto rapidamente modificare le sue modalità didattiche a causa della pandemia. Gli Atenei si sono svuotati, insieme alle classi, ai laboratori. Gli incontri, le lezioni, i seminari si sono spostati online. L’impatto è stato per certi versi meno forte che nelle scuole inferiori, ma la nostra Rete ha provato comunque ad interrogarsi su cosa ha funzionato meglio e cosa peggio nonché su cosa, di questa esperienza, le Università potranno tenere stretto per il futuro.

Il verde in città

Sviluppo urbano, riqualificazione urbana e tutela del verde: nuove prospettive per vivere la città in modo più ecologico

La Biciclettata dei Diritti

Un giro (virtuale) in bicicletta attraverso alcuni luoghi simbolici e rappresentativi della Milano dei Diritti

Biciclettata dei diritti – 1a tappa

LO STATO DI DIRITTO - I via Muratori ang. viale Umbria Il 29 gennaio 1979, in via Muratori, un commando di Prima Linea uccise il pubblico ministero Emilio Alessandrini. Il figlio Marco ricorda chi era suo padre e perché rappresenta quella parte dello Stato che, nel contrasto al fenomeno terrorista, mantenne intatte le regole della giurisdizione. https://youtu.be/735GIlCek_Q < torna all'ITINERARIO…

Biciclettata dei diritti – 2a tappa

DIRITTO ALLA CULTURA Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires Davanti all'ingresso dello storico Teatro dell'Elfo, Elio de Capitani ci racconta i luoghi della cultura nella città di Milano, i classici luoghi del centro e quelli delle periferie, e di come il diritto alla cultura sia compresso in tempo di pandemia. https://youtu.be/XbBCLvJL040 < 1a tappa: LO STATO DI DIRITTO - I 3a…

Biciclettata dei diritti – 3a tappa

DIRITTO ALLO SPORT E ALL'INTEGRAZIONE Arena Civica, viale Byron Cristina Osazuwa ci racconta di come lo sport abbia accompagnato il suo progetto di vita in Italia.L’assessore Roberta Guaineri ci spiega come si siano sviluppati i luoghi dello sport nella città, a partire dalla appena ristrutturata Arena Civica. https://youtu.be/X5bZouEZeh8 < 2a tappa: DIRITTO ALLA CULTURA 4a tappa: DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE - I…

Biciclettata dei diritti – 4a tappa

DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE - I Arco della Pace, piazza Sempione Vincenza Rando di Libera ci racconta chi era Lea Garofalo e cosa rappresenta nel percorso di emancipazione per l’autodeterminazione anche in contesti familiari difficili come quelli mafiosi. https://youtu.be/gjvAmTFU9EE < 3a tappa: DIRITTO ALLO SPORT E ALL'INTEGRAZIONE 5a tappa: IL DIRITTO E IL DOVERE DELLA MEMORIA >

Biciclettata dei diritti – 5a tappa

IL DIRITTO E IL DOVERE DELLA MEMORIA Giardino dei Giusti, Monte Stella Inaugurato il 24 gennaio 2003 nell’area verde del Monte Stella, il Giardino dei Giusti di tutto il mondo è uno spazio di dialogo e di educazione alla responsabilità personale che ricorda e onora le donne e gli uomini che in ogni parte del mondo hanno aiutato le vittime…

Biciclettata dei diritti – 6a tappa

DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE - II casa di Fabiano Antoniani, via Giambellino Marco Cappato racconta chi era Fabiano Antoniani e cosa ha significato per il nostro Paese la sua vicenda, il cui momento finale (e iniziale rispetto al processo che ne è seguito) è un “viaggio” partito dalla sua casa di via del Giambellino. https://youtu.be/yMBwoiqeUas < 5a tappa: IL DIRITTO E IL…

Biciclettata dei diritti – 7a tappa

DIRITTO AD INFORMARE E AD ESSERE INFORMATI via Salaino ang. via Solari Il 28 maggio 1980 Walter Tobagi, giornalista del Corriere della Sera, fu assassinato di fronte alla sua abitazione. Giangiacomo Schiavi ci racconterà chi era Walter Tobagi e cosa ha rappresentato per i giornalisti e in generale per la società italiana. https://youtu.be/hjj9Rc3LV-c < 6a tappa: DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE - II…

Biciclettata dei diritti – 8a tappa

LO STATO DI DIRITTO - II via Morozzo della Rocca ang. via San Vittore Umberto Ambrosoli ricorda suo padre Giorgio Ambrosoli, ucciso l’11 luglio 1979 quando era commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, e la sua storia; ricollegandosi idealmente a Emilio Alessandrini, ci fornirà una declinazione dell’uomo dello Stato. https://youtu.be/eN7Pi-QqvOE < 7a tappa: DIRITTO AD INFORMARE E AD ESSERE INFORMATI…

Biciclettata dei diritti – 9a tappa

DIRITTO AL REINSERIMENTO Carcere di San Vittore, piazza Filangieri Giacinto Siciliano illustra il senso della pena e il rapporto del carcere con la società civile, nella consapevolezza del suo essere un vero e proprio quartiere all’interno della città. https://youtu.be/fA7MKCZGtBk < 8a tappa: LO STATO DI DIRITTO - II 10a tappa: DIRITTO ALLA VERITÀ >

Biciclettata dei diritti – 10a tappa

DIRITTO ALLA VERITÀ Banca Nazionale dell'Agricoltura, piazza Fontana Il 12 dicembre 1969, alle 16,37, una bomba fu fatta esplodere da gruppi terroristici neofascisti all’interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura, causando 17 morti e 88 feriti. Benedetta Tobagi, giornalista e studiosa del Terrorismo in Italia, ci ricorda cosa ha rappresentato per Milano e per il Paese quell’atto terroristico e perché continua a…

Biciclettata dei diritti – 11a tappa

IL GIUSTO PROCESSO, LA GIUSTA PENA, IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DELLA VITTIMA Università Statale, via Festa del Perdono Il professor Francesco Viganò racconta i due giuristi Guido Galli e Giandomenico Pisapia, entrambi legati all'Università cittadina, e i loro studi sul processo penale. https://youtu.be/0o3ahv4aHBQ < 10a tappa: DIRITTO ALLA VERITÀ 12a tappa: DIRITTO AL LAVORO >

Biciclettata dei diritti – 12a tappa

DIRITTO AL LAVORO Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria​ Susanna Camusso, sindacalista, racconta un luogo simbolico della città e l’evoluzione dell’affermazione dei diritti dei lavoratori dalle storiche rivendicazioni operaie sino agli sfruttati di oggi. https://youtu.be/VC7Yin91F-I < 11a tappa: IL GIUSTO PROCESSO, LA GIUSTA PENA, IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DELLA VITTIMA 13a tappa: INSIEME NELLA GIURISDIZIONE >

Biciclettata dei diritti – 13a tappa

INSIEME NELLA GIURISDIZIONE Palazzo di Giustizia, corso di Porta Vittoria​ Il 9 aprile 2015 vengono uccisi all’interno del Palazzo di Giustizia il giudice Ciampi, l’avvocato Claris Appiani, l’imputato Erba. L’avvocato Alberta Brambilla Pisoni racconta del valore simbolico del luogo in cui accadde la strage. https://youtu.be/24Rb0DCIN6s < 12a tappa: DIRITTO AL LAVORO torna all'ITINERARIO COMPLETO >

Scuola e partecipazione: parola ai giovani

In mezzo a tutto il resto, la pandemia ha pesantemente sacrificato i giovani. Per mesi, durante il primo lockdown ma anche dopo la ripresa di settembre i giovani erano sembrati silenti; poi le proteste e le occupazioni, e l'espressione di una voglia di partecipare e di farsi sentire che sembrava essere stata persa. Per una volta noi adulti abbiamo provato a fare un passo indietro e a lasciar parlare i diretti interessati.

La Rete riparte!

Finalmente ripartiamo con la quarta sessione di attività della Rete per i Diritti: Diritti e Città. Avremmo preferito farlo in presenza, ma, piuttosto che rinviare ancora, vogliamo provare comunque a riflettere insieme. Il tema scelto è strettamente connesso alle finalità della Rete, legata fortemente al territorio della città di Milano. Siamo convinti che i diritti, prima ancora di essere riconosciuti…

Coming soon!

I CONTENUTI DI QUESTA PAGINA SONO IN LAVORAZIONE SARANNO DISPONIBILI A BREVE

Piergiorgio Weiss

La condivisione, l’interdisciplinarietà, il confronto credo siano essenziali per una conoscenza più vera di ogni aspetto del Diritto. Scambiarci esperienze e contaminarci sono convinto siano il miglior modo per renderci più consapevoli e quindi più Liberi.

Giovanna Ichino

La Rete può svolgere un ruolo importante nell'informazione e nella crescita culturale della società civile su queste tematiche e sulla tutela dei diritti. Confido che dall'incontro e dall'impegno concreto di differenti professionalità che operano nella società civile e nel mondo della giustizia possano nascere spunti efficaci per una maggiore tutela sostanziale dei diritti e della legalità e sono quindi molto contenta di poter dare il mio contributo in questa direzione.

Lucio Camaldo

Ho conosciuto la Rete dei diritti tramite l’amica Federica Brunelli e sono rimasto immediatamente colpito e affascinato da un gruppo eccezionale di magistrati, avvocati, mediatori e altri professionisti, che con instancabile impegno ed elevata capacità organizzano numerose occasioni di riflessione e di approfondimento su molteplici temi di particolare importanza e attualità, che sono rivolti non soltanto agli esperti del settore giuridico, ma all’intera collettività, nell’ottica della conoscenza, dell’ascolto e del confronto sui diritti fondamentali.

Alessandra Naldi

Non so ancora bene cosa sia la Rete per i Diritti e non so cosa può diventare... per ora ci vedo un sacco di belle persone che si incontrano per ragionare, confrontarsi e cercare di fare qualcosa di buono su temi che mi stanno particolarmente a cuore, come quelli del carcere, dell'accoglienza e dei diritti umani. Insomma, non so cosa sarà tutto questo ma sono molto felice di farne parte.

La città e i diritti: work in progress

La Rete per i Diritti si è data appuntamento per riprendere le riflessioni sul rapporto tra città e diritti, con una relazione del prof. Gabriele Pasqui - docente presso il DAStU/Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano ed esperto di politiche urbane.

In memoria di Ebru Timtik

La Rete per i Diritti supporta la manifestazione in memoria di Ebru Timtik e scrive al Sindaco di Milano Giuseppe Sala

Covid e carcere

16 luglio 2020 - In diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della "Rete per i Diritti"

Idee pratiche per una ripartenza effettiva

Dall'incontro sulla ripresa della giustizia penale dello scorso 8 giugno sono emerse idee pratiche per una ripartenza effettiva che abbiamo cercato di tradurre in un documento riepilogativo. Lo pubblichiamo, ringraziando i nostri ospiti che hanno dato un importante contributo

Appello per il diritto alla salute di chi non ha una casa

9 aprile 2020 - La Rete per i Diritti lancia un appello al Governo ed agli Enti Locali per garantire a tutti, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, il diritto alla salute e in particolare alle persone più deboli ed emarginate della società: i detenuti, gli immigrati trattenuti presso i CPR, i senzatetto.

Valentina Alberta

Credo in sostanza nella forza della trasversalità della Rete e nella sua non formalizzazione. Credo di poter contribuire nei settori a me più famigliari (diritti delle persone sottoposte a processo e in espiazione di pena) ma sto scoprendo tanti altri diritti rispetto ai quali vorrei potere in futuro dare un maggiore contributo. Vorrei per il futuro della Rete i medesimi binari (trasversalità e informalità) ma anche maggiore estensione delle maglie della rete in ambiti più esterni agli operatori del diritto. Credo soprattutto nei progetti che coinvolgano gli studenti.

Federica Brunelli

La Rete per me rappresenta uno spazio di crescita del pensiero e un’occasione per coltivare un progetto culturale. Pluralità di discorsi, ascolto e rispetto reciproco hanno fino a ora rappresentato il nostro modo di stare insieme, un incontro fortunato pieno di vita. Alla Rete offro le mie competenze e il mio impegno con il desidero di continuare a pensare il futuro con gli altri.

Ilio Mannucci Pacini

Rete a maglie larghe o con intreccio fitto? La Rete sta infittendo l’intreccio, ma rimane una non struttura, senza né capi, né coda, nessuna fedeltà alla linea, una linea che non vogliamo ci sia.

Valentina Boroni

Quello che potrei fare per la Rete non è molto ma mi piacerebbe portare un po' della mia esperienza del mondo equo solidale, di progetti concreti di cooperazione e di integrazione, della mia esperienza con gli studenti nell'avvicinarsi ai diritti fondamentali e anche un po' della mia esperienza professionale nel settore dei diritti della persona in un mondo che cambia.

Filippo Cardaci

Che cosa posso fare per la Rete e dove potrebbe dirigersi la Rete? In realtà non lo so. Forse posso provare a condividere un pezzo della mia storia; mi piacerebbe raccontare e farmi raccontare punti di vista diversi; vorrei mettermi in gioco per fare informazione (e formazione?) e per cercare organizzare eventi culturali sui temi dell'immigrazione.

Franca Pelucchi

Con la Rete mi piacerebbe sviluppare una più capillare presenza nelle scuole e nelle comunità territoriali cercando di favorire una partecipazione più attiva. I temi trattati fino ad adesso sono importanti e andranno approfonditi ma ritengo che sia importante riflettere sulle modalità per permettere una diffusione in ambienti anche meno “formali”. Presentazioni di libri, di film e di altri “canali” comunicativi credo dovranno essere mezzi preziosi per diffondere la “cultura” dei diritti.

Margherita Pisapia

Della Rete ho da subito apprezzato la capacità di parlare di diritti in maniera semplice, diretta e comprensibile, perché i diritti possono e devono vivere nella quotidianità di tutti. Credo che il confronto di idee e esperienze diverse possa essere un'occasione per elaborare risposte e modelli positivi di società civile. Mi piacerebbe contribuire in questo senso mettendo a disposizione le mie competenze e condividendo le mie esperienze.

Veronica Montagnese

Il mio contributo alla rete sarà la condivisione di esperienze dirette con i migranti e delle loro storie, dei loro vissuti nei paesi di origine come in quelli di destinazione. Mi aspetto che la Rete sappia incuriosire e stimolare l'interesse per i diritti, coinvolgendo la cittadinanza attraverso focus group, dibattiti e momenti di formazione e scambio.

Alessandra Angelelli

Vorrei continuare questo percorso con la rete per condividere le mie esperienze ed imparare da quelle altrui. In futuro mi piacerebbe contribuire ad iniziative anche più socialmente concrete per diffondere i pensieri della rete ad un pubblico sempre più ampio.

Elena Masetti Zannini

Vorrei che la Rete per i diritti potesse diventare la voce di tutti, una grande cassa di risonanza, un megafono in cui la voce di ciascuno possa arrivare il più lontano possibile ed al maggior numero di persone, a prescindere dal sesso, dalla razza, dalle opinioni politiche, dalla religione, dall'orientamento sessuale, dando così vita a nuovi stimolanti progetti che possano contribuire alla crescita della società civile. Nelle scuole, nelle Università, nelle carceri, nei centri di accoglienza, nei quartieri più stigmatizzati, nei luoghi spesso dimenticati e "meno privilegiati", è lì che la Rete, con le forze di ciascuno, può e deve farsi sentire.

Emiliano Michelutti

Mi aspetto che la Rete, partendo da alti spunti sul tema dei diritti, sia in grado, sempre, di scendere nell'esperienza, analizzando le varie facce della società e divenga vero 'ponte di occasioni' che unisce persone, storie e professioni differenti. In una 'miscellanea' umana e di competenze che, per quanto mi riguarda, deve essere il vero elemento di forza e di novità del messaggio.